L'infiorata di Noto nel 2012 |
È una cornice densa di suggestioni, immersa nel barocco più autentico che ha valso all'intera area sud orientale della Sicilia la tutela del Patrimonio mondiale dell'Unesco, quella in cui si nasce, cresce e si sviluppa una tradizione nata dall'incontro tra due anime, quella degli artisti infioratori di Noto e quella dei colleghi di Genzano promotori di una nuova tecnica pittorica che è entrata a far parte a pieno titolo del patrimonio siciliano, dando vita ad una delle manifestazioni più amate in tutta l'isola.
Il barocco di Noto |
ll venerdì pomeriggio è la giornata dedicata all'allestimento: in questo giorno si può assistere al lavoro degli artisti impegnati a disegnare i bozzetti direttamente sul manto stradale per poi disporre il tappeto di petali in un'armoniosa combinazione per dare vita a sedici quadri diversi che segnano il percorso verso la chiesa di Montevergini su in alto. Per i giorni a seguire migliaia di persone si immergono nella folla e si dispongono pazientemente in fila ai lati di via Nicolaci procedendo in fila indiana per ammirare da vicino le estrose creazioni degli infioratori, splendide nella scelta dei fiori e nell'accostamento dei colori che quest'anno renderanno omaggio all'esotico e delicato Giappone. E dopo l'abbuffata di visitatori la mattina del lunedì è invece dedicata ai bambini di Noto che sono lasciati liberi di scorrazzare in mezzo ai quadri floreali come momento catartico e simbolico che rappresenta la distruzione e il rinnovamento. Un'occasione ideale per prenotare un bel viaggio in quel di Noto per vivere il clou della festa che ogni anno attrae nella capitale del barocco siciliano migliaia di visitatori, coccolati anche da una serie di manifestazioni collaterali organizzate ad hoc, e scoprire anche le meraviglie del Sud Est della Sicilia.
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