Quello che attrae per prima cosa de "La sposa bambina", romanzo d'esordio della scrittrice - di famiglia indiana ma canadese di nascita - Padma Viswanathan, è la copertina. Un volto da fanciulla, gli occhi cerchiati dal kohl e quella mano quasi a nascondere le labbra che denota l'ingenuità e la timidezza tipiche della sua età. Dietro di essa si dispiega una saga familiare che segue la vita di Sivakami, la "sposa bambina" protagonista della scena che apre il romanzo, "costretta" dalla tradizione ad abbandonare la casa dei genitori, i giochi e le fantasie infantili per abbracciare la nuova vita da donna sposata, una nuova condizione che accetta come se fosse la cosa più naturale da fare, senza rassegnazione ma con convinzione.
Padma Viswanathan |
Una storia lunga ma non noiosa che dipinge un quadro delle tradizioni e dei costumi dell'India meridionale (l'odierno Tamil Nadu) nel periodo a cavallo tra il 1800 e il 1900 durante il cammino che la porterà all'indipendenza dagli inglesi e alla modernità, accompagnata dal progressivo sgretolamento delle rigide barriere tra le caste che fino ad allora avevano dettato tempi e regole.
Sivakami è una bambina quando va in sposa ad Hanumarathnam, lo è ancora quando diventa vedova. E' lei, così defilata ma altrettanto forte e determinata, il perno attorno al quale ruota l'esistenza dell'intera famiglia, una vita che scivola via tra rituali, superstizioni, litigi, matrimoni, nascite e lutti raccontate con una scrittura agile ma coinvolgente, che non mancherà di far sognare gli amanti dell'India e della sua cultura.
Buona lettura!
Garzanti libri
716 pagine
Prezzo: 22 euro