E' una delle città più hot del momento. A distanza di quasi 23 anni dalla caduta del Muro e sei anni dopo i Mondiali di calcio del 2006 che ne hanno decretato il rilancio mediatico, Berlino è una delle capitali europee più visitate degli ultimi tempi. Una città giovane perché tali sono i suoi abitanti e anche gran parte della la sua architettura riemersa dalle ceneri di un recente passato scomodo, una città che vive per sbalordire e mandare in frantumi gli stereotipi.
Berlino ha l'anima frenetica e vitale di gente che ama mangiare bene (chi l'avrebbe mai detto! la mia impressione è stata confermata da questo articolo del New York Times), ma anche in fretta e furia ingozzandosi nella miriade di fast food che costella le sue strade, tira tardi la sera anche nelle gelide serate invernali, bevendo birra al posto dell'acqua (tanto qui costa pure meno) e non mostrando grande soggezione nei confronti di palazzi e monumenti, spesso imbrattati di scritte e graffiti. Ma è proprio questa l'anima di Berlino, quella della controcultura, della street art e degli squatter ed è quella che consiglio di esplorare anche se il tempo a disposizione è poco.
La scoperta della capitale tedesca parte in genere da Mitte, il cuore di Berlino ben servito dall'articolata rete di trasporti composta da U-Bah (la metro), S-Bah (la sopraelevata), tram e bus. Dovendo scegliere dove pernottare suggerisco di optare per il quartiere ebraico, il più suggestivo anche nelle ore serali, o per la zona chic di Gendarmenmarkt. Uno degli hotel più consigliati dalle guide e dai siti specializzati come TripAdvisor è il Circus Hotel. Ma dovrete prenotare in largo anticipo.
1. Il Muro. Il Muro e Berlino. Fino ad un secolo fa sarebbero state due parole apparentemente distanti, ma dagli anni '60 dello scorso secolo sono diventati un tutt'uno, il simbolo di un'epoca storica contrassegnata dalla Guerra Fredda. Il muro di Berlino è caduto nel 1989 sotto i colpi di rabbia e di gioia dei suoi abitanti ma ancora oggi è un pensiero fisso per i visitatori che vanno a caccia di ciò che ne rimane, a partire dall'attrazione turistica che scimmiotta la vecchia guardiola di passaggio da un settore all'altro della città (il Checkpoint Charlie) fino ad arrivare alla ben più meritevole East side gallery che non potete perdervi: è un autentico tratta di muro lungo un chilometro e 300 metri e ricoperto di oltre murales che sono vere e proprie opere d'arte (fermate: Warschauer Strass oppure OstBanhof)
Berlino ha l'anima frenetica e vitale di gente che ama mangiare bene (chi l'avrebbe mai detto! la mia impressione è stata confermata da questo articolo del New York Times), ma anche in fretta e furia ingozzandosi nella miriade di fast food che costella le sue strade, tira tardi la sera anche nelle gelide serate invernali, bevendo birra al posto dell'acqua (tanto qui costa pure meno) e non mostrando grande soggezione nei confronti di palazzi e monumenti, spesso imbrattati di scritte e graffiti. Ma è proprio questa l'anima di Berlino, quella della controcultura, della street art e degli squatter ed è quella che consiglio di esplorare anche se il tempo a disposizione è poco.
La scoperta della capitale tedesca parte in genere da Mitte, il cuore di Berlino ben servito dall'articolata rete di trasporti composta da U-Bah (la metro), S-Bah (la sopraelevata), tram e bus. Dovendo scegliere dove pernottare suggerisco di optare per il quartiere ebraico, il più suggestivo anche nelle ore serali, o per la zona chic di Gendarmenmarkt. Uno degli hotel più consigliati dalle guide e dai siti specializzati come TripAdvisor è il Circus Hotel. Ma dovrete prenotare in largo anticipo.
1. Il Muro. Il Muro e Berlino. Fino ad un secolo fa sarebbero state due parole apparentemente distanti, ma dagli anni '60 dello scorso secolo sono diventati un tutt'uno, il simbolo di un'epoca storica contrassegnata dalla Guerra Fredda. Il muro di Berlino è caduto nel 1989 sotto i colpi di rabbia e di gioia dei suoi abitanti ma ancora oggi è un pensiero fisso per i visitatori che vanno a caccia di ciò che ne rimane, a partire dall'attrazione turistica che scimmiotta la vecchia guardiola di passaggio da un settore all'altro della città (il Checkpoint Charlie) fino ad arrivare alla ben più meritevole East side gallery che non potete perdervi: è un autentico tratta di muro lungo un chilometro e 300 metri e ricoperto di oltre murales che sono vere e proprie opere d'arte (fermate: Warschauer Strass oppure OstBanhof)
Il semaforo con l'omino e la torre della televisione sullo sfondo |
3. Occhio al semaforo. Berlino, come ho già detto, è una città fuori dagli schemi e persino i semafori non fanno eccezione. Al posto della classica figura stilizzata che indica ai pedoni se è possibile attraversare la strada o meno, ne compare una più umanizzata con tanto di cappello quando è verde. Si tratta dell'Ampelmannchen tanto caro ai berlinesi che lo hanno eletto a simbolo della città. Fate attenzione, però. Non lo troverete dappertutto: è soprattutto una prerogativa della vecchia Berlino est, ma un po' ovunque potrete acquistare souvenir che lo ritraggono nelle sue due versioni rossa e verde.
Il Tacheles |
Il Blackjump Mural |
6. Prenzlauer Berg. Le guide lo descrivono come il quartiere radical chic della metropoli e l'aria che si respira qui è frizzante ma rilassata. E' una delle zone più autentiche e stimolanti per trascorrere anche la serata soprattutto nei ristoranti di qualità ma non eccessivamente cari. Prendete la metro, scendete alla fermata di Eberswalder Strasse e dirigetevi a Oderberger strasse dove vi consiglio di fermarmi al ristorante indiano Naan, sempre stracolmo di gente, o all'Oderquelle che serve un'appetitosa cucina tedesca. La domenica mattina poi è tempo di mercatini: al Mauerpark, laddove un tempo correva il Muro, dalle 10 alle 17 si svolge il mercatino delle pulci Flohmarkt am Mauerpark, il mercatino delle pulci più amato dai berlinesi.
La cupola del Sony Center |
8. Reichstag. A proposito di cupole, fate un salto al Reichstag, sede del Parlamento tedesco. Dalla bella cupola in vetro durante le giornate di sole è possibile ammirare Berlino in tutto il suo splendore. Le guide non ve lo diranno, almeno la Lonely Planet non lo fa, ma non vi sarà concesso accedere al Reichstag senza prenotare la visita. Una volta assolto a questo obbligo, l'ingresso è libero.
9. Andare per musei. Girare i musei è un'attività di per sé impegnativa e dispendiosa in termini di tempo che in genere richiede qualche giorno in più. Ma se siete appassionati del genere, Berlino ha tutto quello che fa per voi. Ce ne sono davvero per tutti i gusti, dall'Hamburger Banhof, il museo d'arte contemporanea dove sono esposte anche opere di Andy Warhol, al Pergamon Museum o al Neues Museum per un incontro ravvicinato con la regina d'Egitto Nefertiti. Pensate che c'è persino un'intera isola sullo Sprea dedicata ai musei, la MuseumInsel e avrete solo l'imbarazzo della scelta.
10. Vivete la città. Anche se avete intenzione di vedere tutto nello spazio di un weekend, non limitatevi a camminare chilometri per esplorare i luoghi. Provate a vivere la città, soffermandovi in un ristorante, in un caffè o con la bella stagione in uno dei tanti polmoni verdi di Berlino. Allenate il vostro occhio per distinguere i locali sfacciatamente turistici da quelli più genuini e seguite le indicazioni dei berlinesi. Ovunque vi troviate ci sarà qualcuno che vi verrà in soccorso vedendovi disorientato con la cartina in mano: approfittatene per ricevere le dritte che vi aiuteranno a svelare il volto autentico della metropoli. Prosit!
La mia Berlino. Drink&Food
Naan. Ristorante indiano - Oderberger strasse 49 *****
Oderquelle. Cucina tedesca - Oderberger strasse 27****
Sophieneck. Cucina tedesca - Grand Hamburg Strasse 37 ****
Schwarzwaldstuben. Cucina tedesca - Tucholskystrasse 48 ****
Per un caffè o per una serata alternativa dirigetevi verso Heinrichplatz a Kreutzberg
10. Vivete la città. Anche se avete intenzione di vedere tutto nello spazio di un weekend, non limitatevi a camminare chilometri per esplorare i luoghi. Provate a vivere la città, soffermandovi in un ristorante, in un caffè o con la bella stagione in uno dei tanti polmoni verdi di Berlino. Allenate il vostro occhio per distinguere i locali sfacciatamente turistici da quelli più genuini e seguite le indicazioni dei berlinesi. Ovunque vi troviate ci sarà qualcuno che vi verrà in soccorso vedendovi disorientato con la cartina in mano: approfittatene per ricevere le dritte che vi aiuteranno a svelare il volto autentico della metropoli. Prosit!
La mia Berlino. Drink&Food
Naan. Ristorante indiano - Oderberger strasse 49 *****
Oderquelle. Cucina tedesca - Oderberger strasse 27****
Sophieneck. Cucina tedesca - Grand Hamburg Strasse 37 ****
Schwarzwaldstuben. Cucina tedesca - Tucholskystrasse 48 ****
Per un caffè o per una serata alternativa dirigetevi verso Heinrichplatz a Kreutzberg
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