lunedì 27 giugno 2011

"Save the Beach" ripulisce Cala Paradiso

I volontari radunati da Corona Save the Beach
Centinaia di volontari, armati di ramazze, guanti e grandi sacchi per la raccolta dell’immondizia hanno ripulito la spiaggia Cala Paradiso di Augusta raccogliendo ben tre tonnellate di rifiuti. L’operazione di pulizia straordinaria fa parte del programma Corona Save the Beach, l'iniziativa lanciata dal marchio di birra Corona Extra per promuovere progetti di sostenibilità ambientale. A convocare i volontari è stata l’associazione “Studenti Non Indifferenti” di Augusta, che ha denunciato le pessime condizioni della bella spiaggia augustana, deturpata dall’incuria e dagli scarichi delle fogne.
Da tre anni siamo impegnati a segnalare le condizioni disastrose in cui è ridotta questa spiaggia – racconta Francesco Scionti dell’associazione “Studenti non indifferenti” –. Abbiamo iniziato girando un video tre anni fa. Poi è arrivata la prima partecipazione all’edizione 2010 di Corona Save the Beach e quest’anno finalmente la vittoria del concorso che ci ha dato grande visibilità e la possibilità di ripulire Cala Paradiso e di chiedere ancora una volta a chi di dovere l’installazione dei depuratori necessari per ridare il mare alla gente di Augusta”.
La giornata dedicata da Corona Extra e dai volontari al recupero di Cala Paradiso è proseguita nel pomeriggio con l’esibizione di gruppi musicali locali. In serata, a concludere la lunga seduta all'insegna del rispetto per l'ambiente, un musical e una grande festa sull’arenile finalmente pulito.
Nel 2010 il degrado di Cala Paradiso era stato segnalato da numerosissimi utenti sul portale www.coronasavethebeach.org, tanto che la spiaggia è stata classificata ai primi posti tra le 600 spiagge più degradate d'Europa. Un primato in negativo cui oggi i volontari hanno posto rimedio grazie all'operazione di pulizia promossa da Corona save the beach.
L'iniziativa che ha toccato per tutta la giornata di domenica il litorale siracusano è giunta alla sua terza edizione. La prima spiaggia ripulita da Corona Extra è stata la romana Capocotta, nel 2009. Nel 2010 è stata scelta la spiaggia spagnola della Baia di Portman, da cui, in un solo giorno, sono state rimosse 5 tonnellate di rifiuti con l'aiuto di oltre 500 volontari. Anche con l’ausilio di questo materiale di scarto recuperato sui litorali europei “Corona save the beach” ha realizzato il primo hotel al mondo fatto interamente di spazzatura: l’opera ideata dall’artista tedesco Ha Schult, con cinque camere doppie e disponibilità per dieci ospiti, è stato esposto a Madrid, in piazza del Callao. Tra i testimonial di Corona Save the Beach la top model israeliana Bar Rafaeli Custo Dalmau del marchio d'abbigliamento Custo Barcelona e Jade Jagger, modella inglese e designer.


2 commenti:

  1. Il guaio è che finché ci saranno iniziative del genere vorrà dire che c'è chi sporca e chi inquina... speriamo che alla spiaggia di Cala Paradiso si riesca a restituire un po' di decoro e che questo duri nel tempo. Grazie della visita...

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