mercoledì 22 giugno 2011

Dai rifiuti delle spiagge può nascere un hotel

Che ne pensate di un albergo interamente realizzato di rifiuti? E' l'originale creazione ideata da Corona Save the beach, il progetto lanciato dal marchio Corona Extra (quello della birra limone e sale, per intenderci) per promuovere azioni di sostenibilità ambientale in tutta Europa con testimonial d'eccezione come ad esempio la modella israeliana Bar Rafaeli. L'hotel realizzato dall'artista tedesco Ha Schult conta cinque camere doppie, può ospitare al massimo dieci persone: presentato l'anno scorso a Roma, a gennaio è stato esposto a Madrid, in piazza del Callao.

I "mattoni" di questa straordinaria realizzazione sono i rifiuti che i volontari di Corona Save the beach hanno raccolto nelle spiagge europee durante le operazioni di pulizia promosse ogni anni dall'organizzazione a partire dal 2009. La prima spiaggia oggetto delle attenzioni di Corona Extra è stata la romana Capocotta, nel 2009, nel 2010 è stata la volta della spiaggia spagnola Baia di Portman, da cui in un solo giorno sono state rimosse 5 tonnellate di rifiuti con l'aiuto di oltre 500 volontari. Quest'anno tocca  alla Sicilia con Cala Paradiso, sul litorale di Augusta, individuata dagli utenti del Web come una tra le spiagge più degradate del Vecchio continente. 
 
 

Domenica 26 giugno, a partire dalle 10, centinaia di volontari, riuniti dall’associazione “Studenti Non Indifferenti” di Augusta, che ha denunciato le pessime condizioni di questa spiaggia, si riuniranno sull'arenile per avviare un'operazione di pulizia straordinaria patrocinata da Corona save the beach, iniziativa che può contare su tanti testimonial
Chissà a quale finalità saranno destinati i rifiuti e il materiale di scarto raccolti sul litorale siciliano...

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