Sulle strade di Marrakech |
Ci vuole più tempo per abituarsi al canto del muezzin che la prima mattina squarcia il silenzio e ti fa bruscamente sobbalzare sul letto ancor prima del sorgere del sole ma poi diventa un piacevole sottofondo. Occorre maestria per aggirarsi nel dedalo di viuzze che è il souk senza essere travolti dai motorini impazziti che sfrecciano incuranti, nonostante tutto. Ne serve tanta anche per: schivare le lusinghe dei commercianti e imparare a ignorare le indicazioni rigorosamente sbagliate che giovanotti zelanti (mai una fanciulla) ti forniscono mentre cerchi di raccapezzarti nei meandri labirintici della medina.
Viaggio a Marrakech: lasciatevi sedurre
Descritto così potrebbe sembrare un incubo, ma non è affatto così: trascorsi i primi momenti di smarrimento avviene una specie di adattamento naturale come quando gli occhi dall'ombra si abituano lentamente a una luce improvvisa. E tutto ti appare così naturale. Cosi traboccante di vita, di profumi e in perpetuo movimento, tutto elevato all'ennesima potenza. Le spezie, l'argan, le donne con l'hijab e gli uomini con la tradizionale tunica berbera, i tappeti stesi al sole, i muri rossi che si rincorrono, le lanterne luccicanti e le matasse colorate. C'è tanto da vedere, da vivere, da immortalare e lasciare scolpito nel cuore per sempre.Vi ho stuzzicato un po' con questa descrizione? Nel prossimo post vi svelo quali sono state per me le esperienze imperdibili a Marrakech.
Siete già stati in viaggio a Marrakech? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni. Lasciatemi un commento qui sotto
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