Un dettaglio del Palazzo El Bahia |
Il tramonto dalla terrazza del Nomad |
Il Giardino Majorelle |
3. Jardin Majorelle. Sono partita per Marrakech con in mente quel punto di blu che qui chiamano Majorelle. Questo giardino di piante esotiche fu creato dal pittore francese Jacques Majorelle che nel 1947 lo aprì al pubblico. Negli anni 80 fu scelto come ritiro da Yves Saint Laurent e dal suo compagno Pierre Bergé. Che chic!
Il Giardino Anima |
5. Tatuarsi con l'Henné. Portate con voi un ricordo che resterà impresso nella vostra anima per sempre e per un po' anche sulla vostra pelle. Assaporate la lentezza di questo rituale dalle origini millenarie. Alla mia personale esperienza col tatuaggio all'henné dedicherò a breve un altro post. Da non perdere.
6. Ordinate un tajine. È il piatto nazionale marocchino e potete trovarlo in ogni versione: con la carne, col pesce e vegetariano. Viene servito nel classico piatto a cupola che si chiama appunto tajine. Accompagnatelo con la semola o con il tradizionale pane arabo. Alla fine del viaggio potrete stilare la vostra personale classifica. A me è piaciuto molto quello sevrito dal ristorante vegetariano Broc the Kasbah
7. Contrattare. Non sono molto abile nell'arte della contrattazione, anzi direi che sono proprio una schiappa. Ma a Marrakech quasi si offendono (o ti considerano un mezzo idiota) se non stai al gioco. Quindi, viaggiatori di buona volontà datevi da fare: se ci sapete fare potreste strappare un prezzo super vantaggioso.
8. Perdersi nei vicoli del souk. Perché non c'è dubbio che vi perderete. Imboccate una stradina e seguite il vostro istinto tanto non ci sarà mai una direzione giusta. Vi consiglio però di attrezzarvi di un navigatore per tornare al punto di partenza perché - se hai seguito i post precedenti, se non lo hai fatto te lo dico qui - gli abitanti di Marrakech si divertono a dare indicazioni sbagliate.
9. Souk dei tintori. Nei souk vedrete tanti artigiani al lavoro: fabbri, ciabattini, falegnami. Ma forse il tratto più scenografico è quello riservato ai tintori dove matasse di filo colorato vengono stese al sole ad asciugare creando un set molto variopinto.
10. Sorseggiate il te berbero. E se non siete appassionati di questa bevanda almeno lasciatevi ammaliare dal gesto magistrale con cui il te versato dall'alto della teiera ricade esattamente nel vostro bicchierino. Ci vuole talento per non sbagliare, eppure qui sembra tutto così naturale.
Da Marrakech è possibile programmare delle escursioni molto interessanti. Noi per esempio abbiamo visto le cascate di Ouzoud e siamo andati a scoprire l'Alto Atlante e il deserto di Agafay. Ma anche Essaouira e Ouarzazate sono mete molto gettonate.
Nessun commento:
Posta un commento