lunedì 16 ottobre 2017

Tra McCurry e Yoga Festival, Ortigia is very cool


Dalla mostra di Steve McCurry al Siracusa Yoga Festival, tutto in un weekend. Ortigia, l'antica isola di Siracusa che fu il cuore pulsante sin dalla civiltà ellenistica in questo lembo di Sicilia, è l'esempio di come un quartiere decadente e abbandonato, quale era divenuto tra gli anni 70 e 80 del Novecento, possa tornare a splendere di luce propria e diventare nuovamente il crocevia di energie e proposizioni. Mi è capitato di tornarci in un tranquillo weekend di autunno in occasione del Siracusa Yoga Festival e ho apprezzato praticamente tutto: i ristoranti e i localini alla moda, con valide alternative anche per vegetariani e vegani, hanno tappezzato ogni angolo dell'isola, soppiantando quasi del tutto quelli a menu turistico; le belle facciate dei palazzi restaurate si affacciano orgogliose sui vicoli illuminati con un sapiente dosaggio; le boutique ricercate e i laboratori degli artisti offrono ai visitatori l'occasione per acquisti speciali; il sottofondo musicale crea una deliziosa atmosfera in piazza Duomo: Ortigia è davvero un gioiello e l'esempio di un doveroso recupero possibile, realizzato nel migliore dei modi.

A confermare che Siracusa con la sua splendida Ortigia sia diventata ormai da qualche tempo una destinazione molto à la page è la varietà di iniziative che vi si svolgono durante tutto l'ano e non solo d'estate, un buon esempio di quella destagionalizzazione da sempre invocata dai siciliani. Come per esempio la mostra Steve McCurry Icons, dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea  che ha già fatto riscuotere un incredibile successo di visitatori a Palermo.

Dall'1 luglio fino al 5 novembre l'esposizione è ospitata nell'ex convento San Francesco d'Assisi, location suggestiva quanto le opere che accoglie. La mostra raccoglie in oltre 100 scatti l'insieme e forse il meglio della vasta produzione ormai quasi quarantennale del grande fotografo statunitense: a partire dai viaggi in India e poi in Afghanistan, da dove veniva Sharbat Gula, la ragazza che fotografò nel campo profughi di Peshawar in  Pakistan e che è diventata un'icona assoluta per la fotografia mondiale. Il percorso attraverso i volti e  i luoghi ritratti - dalla Birmania al Giappone, da Cuba al Brasile - è denso di emozioni ed è reso ancora  più gradevole dal racconto in prima persona di Steve McCurry che affida le sue parole all'audioguida, disponibile gratuitamente. È un'esperienza per tutta la famiglia: personalmente l'ho visitata con la mia bambina di 4 anni e devo dire che l'ha apprezzata tantissimo. A lei è piaciuta moltissimo questa foto, che ne dite? (il copyright della foto è suo :-)


Quando: fino al 5 novembre 2017, dalle 10 alle 19
Dove: ex convento San Francesco d'Assisi, via Gargallo 67, Ortigia
Quanto: 11 euro intero, 10 euro per gruppi di almeno 12 visitatori, 5 euro ridotto per residente comune di Siracusa, scuole e giovani fino a 18 anni, gratuito per minori di 6 anni, scuole di Siracusa
Info: mostre@civitasicilia.it


Questo autunno Ortigia fa anche rima con yoga: dal 13 al 16 ottobre questo vivace angolo di cultura e storia ha ospitato il primo Siracusa Yoga Festival, un evento di respiro internazionale in cinque lingue che ha richiamato insegnanti e praticanti da tutta Europa, francesi in particolare visto che uno degli organizzatori, David Cassieu, è un parigino che ha scelto di vivere a Siracusa.  L'evento è stato ospitato da altri due gioielli di Ortigia, l'antico mercato e il Forte Vigliena affacciato sul mare, ed è trascorso tra lezioni, sessioni di meditazione e concerti, in un'atmosfera rilassata e energeticamente positiva.

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