Mettete un parcheggio di periferia, costato milioni di euro ma ancora non utilizzato nonostante le buone intenzioni annunciate dall'amministrazione comunale. Immaginate che al posto di automobili in sosta e autobus di passaggio, ci sia gente che corre, che gioca con macchine radiocomandate, che porta a spasso il cane (questo almeno di giorno perché quando cala la sera, in assenza di illuminazione pubblica, i movimenti sono di ben altra natura). Ora visualizzate i muri che ne delimitano il perimetro, affrancati dal naturale grigiore e trasformati in opere d'arte. Tele improvvisate per esprimere la creatività dei cultori della street art nostrana, che altrove sarebbero celebrati come tali. E' quello che sta succedendo al parcheggio scambiatore Due Obelischi, a Catania. I catanesi si sono appropriati di migliaia di metri quadrati altrimenti inutilizzati e, in assenza di polmoni verdi e aree per fare un po' di sana attività sportiva, hanno scelto di viverli a modo loro. Il parcheggio prima o poi entrerà in funzione (è pronto da circa sei anni) ma sarebbe bello se per quel giorno il Due Obelischi fosse trasformato in un'enorme galleria d'arte a cielo aperto.
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