La luce e l’arte. I raggi di sole che illuminano il mondo e donano colore, accarezzano le forme, le definiscono e ne proiettano l’ombra in attesa che arrivi l’oscurità. Il 21 giugno, il solstizio d’estate, è un giorno simbolico, come del resto era il 21 marzo, equinozio di primavera, che ha tenuto a battesimo la Piramide-38° Parallelo, ultima creatura del parco scultoreo di Fiumara d’arte, nel Messinese. Un’opera monumentale alta 30 metri in cui la tinta bruna dell’accaio corten finisce per confondersi con la natura e sembra quasi emergere come un blocco di pietra dalle alture di Motta d’Affermo, un triangolo di energia concepito dallo scultore milanese Mauro Staccioli come una figura perfetta che invita a meditare sul destino degli uomini in continua lotta tra immanenza e trascendenza, tra materia e spiritualità.
Il 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno, è carico di simboli e di verità nascoste agli occhi dei più. E’ il giorno scelto per il “rito della luce” che il mecenate Antonio Presti sta organizzando nel fazzoletto di comuni a cavallo tra i Nebrodi e le Madonie: Motta d’Affermo, Castelbuono, Castel di Tusa uniti in nome della misticità del momento, dell’arte e della bellezza per un evento che inizierà il 16 giugno con un workshop dedicato ai giovani fotografi con il grande fotoreporter franco-iraniano Reza che dell’impegno civile contro le guerre e la tutela dell’infanzia abbandonata ha fatto la sua missione di vita. Dal 16 al 18 Giugno 2010, Reza lavorerà insieme a 40 artisti fotografi, tra le stanze d’autore dell’Art Hotel Atelier sul Mare di Castel di Tusa e le sculture monumentali del parco di Fiumara d’Arte che verranno utilizzate come set fotografici, catturando sguardi ed espressioni, dettagli, l’anima e la bellezza del territorio della Valle dei Nebrodi.
Da un’espressione d’arte a un’altra per arrivare a Castelbuono la sera del 19, a partire dalle 21, quando al Castello dei Ventimiglia si celebrà la Notte della poesia con il coinvolgimento di grandi poeti nazionali e siciliani, preludio e parte essenziale del Rito della Luce che si svolgerà di lì a poco alla Piramide. “In una società che ha smarrito ogni dignità e Bellezza – spiega l’ideatore Antonio Presti – vogliamo restituire un momento di ritualità che nella sua semplicità sia capace di parlare non solo ad artisti e intellettuali, ma al cuore della gente. Le antiche società celebravano il sole periodicamente, perché sapevano bene che la rigenerazione è ciclica. Noi invece abbiamo perso quella concezione circolare del tempo, che consente di ricominciare trasformando; noi viviamo un tempo lineare, perennemente in fuga, una successione di attimi sempre differenti che consentono una nascita ma non una rinascita. Mai come in questo momento, credo il mondo abbia bisogno di una luce rigeneratrice”. L’evento raggiungerà il suo culmine nel pomeriggio del 20 giugno: al tramonto poeti, artisti, musicisti, danzatori saranno parte di un rito che ricorda il passato e catapulta nel futuro.
Pubblicato su SiciliaOggi pagina 23, edizione del 12/06/2010