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domenica 14 febbraio 2010

Amsterdam: dieci cose da fare in un weekend

I tulipani, le vetrine del quartiere a luci rosse, i koffieshop. Ma anche le opere di Van Gogh, i pittori del Secolo d’oro, l’Heineken. Amsterdam è tutto questo e molto di più, in un concentrato di strade e viuzze che affondano le loro radici nel passato medievale e mutuano la loro impronta multiculturale dall’epoca dei grandi navigatori. La capitale dei Paesi Bassi è un luogo che destabilizza. Alternativa e tollerante fino al midollo, ordinata e pulita ma non troppo come accade nelle altre grandi città del Nord Europa. Quando si cammina per strada, ad esempio, bisogna sempre prestare attenzione alle decine e decine di biciclette che sfrecciano come bolidi, incuranti dei pedoni e dei poveri turisti spaesati (nella foto a sinistra un esempio della passione sfrenata degli olandesi per le due ruote: davanti alla Stazione sono parcheggiate migliaia di bici).
I mesi invernali non sono certo il momento migliore per visitare Amsterdam. Il freddo è pungente, il nevischio può essere di intralcio e la nebbia incombe sulle giornate, offuscando le foto ricordo. Ma anche in questa stagione in cui i tulipani non sono ancora fioriti e la città deve dare ancora il meglio si sé, i turisti accorrono a frotte da tutta Europa.
Ecco alcuni consigli per apprezzare lo spirito di Amsterdam anche se si ha poco tempo a disposizione. Tre giorni non sono tanti, ma le attrazioni "must see" sono abbastanza concentrate e facilmente raggiungibili che l’impresa si può tentare, anche senza ricorrere ai mezzi pubblici, efficientissimi ma alquanto costosi (evitate di acquistare biglietti per le singole corse - 2,60 euro per un'ora - meglio optare per quelli cumulativi).

La Centraal Station

Come arrivare in centro. Una volta arrivati in aeroporto il mezzo più comodo per raggiungere la Centraal Station, che è il luogo da cui partono tutti i tram e i bus e che si trova a due passi dal cuore della vita di Amsterdam (ci si può anche muovere a piedi), è il treno del GVB: il biglietto si acquista nei “distributori automatici” o alla biglietteria sul piazzale sopra i binari. Costa 4,30 euro a tratta (il roundtrip si può fare soltanto se si ritorna in giornata).
Il treno – ce n’è uno ogni quarto d’ora - impiega una ventina di minuti per giungere a destinazione.
1. Esplorare la città a piedi. Il primo giro in città è sempre esplorativo: basta seguire il Damrat, la strada che dalla stazione porta a piazza Dam, dove si affacciano il Palazzo reale (attualmente chiuso per lavori) e la Nieuwe Kerke, dove i sovrani olandesi vengono incoronati. Questo primo approccio serve già a prendere le misure della città, a capire le distanze per programmare le tappe e ad avere un primo contatto con la gente e con le sue abitudini.
L'autoritratto di Van Gogh
2. Andare per musei. Una visita assolutamente da non perdere è al Van Gogh Museum: l’ingresso costa 14 euro a persona per gli adulti cui vanno necessariamente aggiunti 5 euro per l’audioguida. Sono soldi spesi bene per un viaggio nella vita dell’artista che dura non meno di due ore. Dovendo scegliere, per questioni di tempo, tra il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum è preferibile optare per il primo: uno spettacolo! A sinistra il suo celebre autoritratto esposto all'inizio del percorso, l'immagine è estrapolata dal Web: all'interno del museo è assolutamente vietato scattare foto e il personale è davvero molto attento a far rispettare le regole. Altro caposaldo di Amsterdam è la casa in cui visse il celebre pittore Rembrandt, oggi traformata in un museo che ospita i suoi oggetti personali, alcune opere del Maestro e degli autori che lo ispirarono.
3. La casa di Anne Frank. Non si può rinunciare neppure alla casa di Anne Frank (nella foto a destra il prospetto su Prinsengracht). La scelta di acquistare i biglietti online (http://www.annefrank.org/ 9 euro a persona, non sono previsti sconti) si rivela sempre vincente, perché anche in bassa stagione la fila è piuttosto lunga (in primavera ed estate bisogna attendere anche due ore prima di varcare l'ingresso).
La casa di Anne Frank
Col biglietto pagato e stampato a casa, invece, si può accedere da una porta laterale riservata e saltare ogni ingorgo. E’ un’esperienza intensa. Trovarsi in quelle stanze lasciate intatte come erano 70 anni fa, con le foto dei divi di Hollywood attaccate dalla giovane Anne alle pareti, in quel nascondiglio protetto da una libreria al termine di una ripidissima scalinata, pensare che lì si è consumata l'ennesima tragedia di gente innocente, fa venire i brividi e dà il metro di ciò a cui può arrivare la malvagità umana.

Fiori al Bloemenmarkt

Il Begijnhof avvolto dalla nebbia
4. Non solo tulipani. Per gli appassionati di fiori e giardinaggio c'è una tappa che non può mancare all'appello. Il Bloemenmarkt è il mercato dei fiori galleggiante sul Singel dove ci si può sbizzarrire nell’acquisto di bulbi di ogni tipo.
5. Il Begijnhof. A poca distanza si trova il Begijnhof con la sua atmosfera surreale, che pare fuori dal tempo. Si tratta di un cortile su cui si affacciano 47 casette del XIV secolo. Qui  abitavano le beghine, donne che hanno abbracciato la vita monastica senza aver pronunciato i voti. Osservate i dettagli: il gatto che dorme sulla soglia, il canarino dietro la tenda in pizzo, la porta laccata con il nome scritto alla vecchia maniera, la campana in ottone e i vecchi zoccoli di legno all'interno dei quali, al momento opportuno, fioriscono le begonie.
Il "Red light district"
6. Il Red light district. A far da contraltare a quest'oasi di pace c'è il quartiere a luci rosse con le centinaia di donne (molte giovanissime, altre più attempate) alle vetrine. Il Red light district fa parte del cliché di Amsterdam, così come lo è il consumo legalizzato delle droghe leggere, ma dà la misura dell'atteggiamento tollerante degli olandesi anche nei confronti del sesso. Non c'è nulla di scabroso né di pericoloso nei vicoli che si intersecano nello Zeedijk e questo lo rende adatto a tutti tanto che è una delle maggiori attrazioni turistiche della città.
Il tempio buddista Fo Guang Shan 
7. Il tempio buddista. Amsterdam è una città multiculturale dove le insegne della catene made in Usa e quelle dei negozi orientali hanno soppiantato quanto di olandese poteva essere rimasto.  Non poteva mancare neppure qui il quartiere cinese che si trova a ridosso dello Zeedijk: è qui che si va quando si desidera mangiare veramente cinese. A Chinatown (Zeedijk 106-118) esiste il tempio buddista Fo Guang Shan che fa il suo effetto. Entrate e ammirate.
8. Evitate la Lonely Planet. Devo segnalare le “pecche” della Lonely Planet cui sono da decenni affezionata. Meglio non prestare troppo affidamento, rischiereste di fare valutazioni che potrebbero compromettere il viaggio: solo per fare un esempio, sulla Lp è indicato che il mercato dei fiori e la maggior parte dei negozi sono chiusi la domenica mattina d’inverno, notizia assolutamente falsa. Inoltre, si è rivelato una grande delusione il mercatino di Albert Cuypmarkt al De Pijp, descritto dalla guida (ma anche da diversi siti) come uno dei più frequentati e forniti. Potete benissimo evitarlo.
9. Patatine fritte e dintorni. Come leggerete su tutte le guide, Amsterdam è così multiculturale che è possibile trovare ristoranti di qualsiasi natura. Tra le specialità locali segnalo i panekoeken dolci o salati, le krokketten (frittissime), bitterballen (altrettanto fritte) -esistono dei distrbutori automatici ad hoc, come quelli della catena Febo, onnipresente in città - e una zuppa di piselli con salsicce affumicate niente male. Camminando su Damrat vi capiterà di imbattervi nei chioschi che vendono patatine fritte: non badate alle calorie e abbandonatevi a un tripudio di mayonese.
10.Birra a volontà. La scelta è ancora più vasta per i locali dove si beve e si fa tardi davanti a una birra (costo orientativo: 2,50 euro per una piccola, tra i 4 e i 5 euro per una media o una bottiglia). I bruin cafè sono tra questi: delizioso il Lokaal t Loosye a Nieuwmarkt, a due passi dal Red Light district (a sinistra un vicolo in mezzo alle famigerate vetrine, anche qui vietatissimo fotografare, rischiereste, come è successo a me, di essere presi ad insulti). Per gli appassionati di birra può rivelarsi interessante una visita al vecchio stabilimento dell'Heineken per conoscere tutti i segreti del mestiere. Anche in questo caso per evitare code è possibile acquistare in anticipo il biglietto (15 euro)  direttamente sul sito. 

giovedì 4 febbraio 2010

Per chi arriva e per chi parte...buone notizie


Chi ha in programma un viaggio aereo per il 5 febbraio, il giorno di Sant'Agata che a Catania è festa cittadina, può tirare un sospiro di sollievo. E' stata infatti revocata l'astensione di quattro ore proclamata da diverse sigle sindacali dei dipendenti di Alitalia, Air One, Air One Cityliner e Meridiana.
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, ha infatti differito gli scioperi in programma giorno 5 nel trasporto aereo. "Il provvedimento - si legge in una nota - si è reso necessario e urgente allo scopo di evitare un pregiudizio grave e irreparabile al diritto di libera circolazione costituzionalmente garantito". Intanto il personale navigante Alitalia ha già riprogrammato un altro giorno di protesta, fissato per martedì 16 febbraio dalle 10 alle 14 lo sciopero. Lo sciopero, inizialmente proclamato il 25 novembre e successivamente il 9 dicembre ed il 5 febbraio, è sempre stato differito con ordinanza del Ministero dei trasporti. Occhio quindi alle prenotazioni di voli per i giorni presumibilmente caldi.